Per comprendere a fondo il brand “Ants”, cui fanno capo sia la Virtus Ants che la Pallacanestro Ants, è di fondamentale importanza fare qualche passo indietro nel tempo per ripercorrere gli eventi che hanno portato alla realtà odierna.
Viterbo, nel 1995, dopo aver raggiunto i vertici in Italia ed in Europa con la finale di Coppa Ronchetti e la finale scudetto, rischiava di non avere più la pallacanestro femminile a causa della scomparsa della SISV Basket. Per scongiurare questo pericolo, sedici anni fa, Francesca Pia Meloni e Carlo Scaramuccia, sicuramente “addetti ai lavori” ma soprattutto appassionati, hanno fondato la Pallacanestro Virtus Viterbo.
Dal 1995 al 2002 la Pallacanestro Virtus ha raccolto molti allori passando dalla serie C alla A1, incrementando il numero degli iscritti, partecipando a tutti i campionati giovanili con l’accesso a diverse finali nazionali.
A questo punto, vista la dimensione raggiunta, si affaccia l’esigenza di creare un’altra società che consenta alle tante atlete che lasciano il settore giovanile per sopraggiunti limiti di età e che non sono pronte a prendere parte alla massima serie, di disputare un campionato seniores di categoria inferiore: nasce la Pallacanestro Ants che partecipa alla serie B e si occupa di tutto il settore giovanile prendendo parte ai campionati delle varie categorie.
Nel 2005/2006 si giunge al campionato della svolta. Tutti gli impegni economici ed organizzativi che la serie A1 comporta, distolgono spesso attenzione e risorse dalle esigenze di tutte le altre componenti societarie, ritenute da alcuni di minore importanza. Questo aspetto sarà all’origine di una divergenza di vedute sui programmi della Virtus e sull’impegno sociale che lo sport deve rappresentare. Nel giugno 2006 i fondatori (Meloni e Scaramuccia), per riappropriarsi dello spirito e delle idee che avevano dato il via all’avventura nel 1995 rivolgendo l’attenzione anche a chi, meno fortunato, può trovare nello sport uno strumento di crescita psicofisica, decidono di lasciare la proprietà della Virtus al sig. Lega, mantenendo quella della Ants e di tutta l’attività giovanile.
Le strade, dunque, si dividono, con diverse fortune: la Ants continua a crescere (promozione in B nazionale, due finali nazionali Under 17); la Virtus, purtroppo, subisce due retrocessioni e passa nuovamente di mano.
Al termine della stagione 2009/2010, ottenuta la salvezza e la permanenza in A2, la nuova dirigenza Virtus propone alla Ants di riprendere il discorso interrotto anni addietro.
Si giunge ad un accordo che vede il ritorno dei fondatori alla guida della massima società viterbese.
Come primo passo, è stato individuato un logo, identificabile su tutto il territorio, sotto il quale riunire le forze in gioco, con la Virtus Ants ad occuparsi dell’attività senior, e con la Pallacanestro Ants a seguire tutto il settore giovanile.
Parte da qui la nuova sfida:
- dalla pallacanestro come esperienza principale e mezzo di crescita non solo sportiva ma anche sociale attraverso la condivisione di tutti i valori che lo sport esalta;
- dalla collaborazione con organizzazioni umanitarie, che già in passato ha consentito di essere vicini, ad esempio, all’ospedale pediatrico di Kimbondo attraverso una raccolta fondi in occasione di un torneo organizzato per mini cestisti;
- dal contributo di idee e di impegno di chi vuole condividere tutto questo.
E i risultati? E le vittorie? Sono certamente importanti, e non sono sottovalutati, vi è la consapevolezza dell’importanza che riveste un buon risultato sullo spirito, sulla voglia di continuare e sacrificarsi, ed anche sull’immagine di chi sostiene economicamente l’attività , ma sappiamo anche che un buon risultato non è solo quello conseguito sul campo, per ottenere il quale non saremo più disposti ad abdicare alle nostre idee, ma è anche quello di migliorare la vita di qualcuno meno fortunato, di regalare un piccolo sorriso ad un bambino anche attraverso lo sport.
Questa brevemente la storia del gruppo “Ants” che pensiamo e speriamo di arricchire ogni anno con quanto di bello lo sport ci saprà offrire e noi saremo capaci di cogliere.